Jannik Sinner vince il premio di Sportivo Italiano dell’Anno per la terza volta consecutiva
Un trionfo storico che consacra l’altoatesino come simbolo dello sport italiano moderno
Roma — Jannik Sinner ha scritto un’altra pagina di storia, questa volta lontano dai campi da tennis, aggiudicandosi per la terza volta consecutiva il prestigioso riconoscimento di Sportivo Italiano dell’Anno, assegnato annualmente dal CONI in collaborazione con la Gazzetta dello Sport. L’annuncio è stato fatto durante la cerimonia ufficiale al Foro Italico, davanti a una platea di campioni olimpici, dirigenti sportivi e personalità della politica.
A soli 23 anni, Sinner non è solo un talento del tennis, ma è ormai diventato un’icona nazionale, simbolo di determinazione, umiltà e successo internazionale. Il 2025 si è rivelato un anno straordinario per l’altoatesino: vittoria a Wimbledon, finale all’US Open, leadership nella classifica ATP e un ruolo centrale nella Coppa Davis, portando l’Italia in finale con prestazioni da fuoriclasse.
Durante il suo discorso di ringraziamento, Jannik ha dichiarato:
> “Questo premio non è solo mio. È di tutti quelli che mi sostengono ogni giorno, della mia famiglia, del mio team e di tutti gli italiani che credono in me. Rappresentare l’Italia è un onore che porterò sempre con orgoglio.”
Il riconoscimento di Sportivo dell’Anno è stato in passato attribuito a nomi del calibro di Valentino Rossi, Federica Pellegrini e Francesco Totti. La tripletta consecutiva di Sinner è un evento rarissimo, che conferma la sua posizione di leader dello sport italiano contemporaneo.
Secondo gli analisti sportivi, Sinner rappresenta non solo la nuova era del tennis mondiale, ma anche un modello per le nuove generazioni. La sua compostezza in campo, l’assenza di eccessi fuori dal campo, e la capacità di parlare con i risultati lo rendono un atleta completo e un ambasciatore ideale per l’Italia nel mondo.
Con i Giochi Olimpici di Parigi 2028 all’orizzonte e nuovi Slam da conquistare, il futuro di Jannik Sinner sembra ancora più luminoso. Intanto, l’Italia lo applaude, fiera di aver trovato in lui un vero campione — dentro e fuori dal campo.
